Relazione diretta tra consumo eccessivo di zuccheri e sviluppo di patologie tumorali. L’unica relazione diretta è stata dimostrata per il cancro al seno.
Numerosi studi confermano che esiste una relazione tra consumo elevato di cibi ad alto indice glicemico e la produzione di molecole che promuovono infiammazione e crescita cellulare. Gli studi epidemiologici non hanno dato risultati certi sul legame tra consumo di zuccheri e sviluppo di tumori. L’unica relazione diretta è stata dimostrata per il cancro al seno.
Uno studio olandese pubblicato nel 2007 sull’International Journal of Cancer ha valutato su un campione di oltre 120.000 persone la relazione tra consumo di zuccheri e sviluppo di tumori, senza riuscire a trovare una correlazione provata.
Un altro studio pubblicato nel 2008 sull’American Journal of Cancer Nutrition, ha mostrato che un consumo limitato di zuccheri è associato ad uno stato di salute generale migliore, ma oltre questo non ha trovato alcuna correlazione diretta tra consumo di zucchero e sviluppo di patologie tumorali.
Solo uno studio pubblicato nel 2016 su Cancer Research ha invece dimostrato che, solamente per quanto riguarda il tumore al seno, una dieta ricca zuccheri (il fruttosio in questo studio) favorisce la crescita del tumore. Lo studio fornisce informazioni interessanti in quanto non è lo zucchero direttamente che nutre e fa crescere le cellule tumorali, ma è l’aumento dell’indice glicemico e la conseguente eccessiva produzione di insulina che stimola la produzione di fattori infiammatori e fattori di crescita che favoriscono la crescita del tumore.
Alla luce degli studi attualmente disponibili è consigliato limitare il consumo di zuccheri, ma non è razionale eliminarli del tutto o credere che esistano zuccheri più sicuri o più salutari di altri (zucchero di canna, zucchero integrale, etc).
Non ci sono differenze tra lo zucchero bianco e lo zucchero integrale, nel quale sono semplicemente presenti alcune impurità che conferiscono il caratteristico colore brunastro.
L’insulina è l’ormone prodotto dal nostro organismo in risposta all’aumento della glicemia ed è considerata un ormone chiave nella relazione tra cibo e cancro. Una quantità eccessiva di insulina prodotta, induce una produzione non controllata di testosterone nella donna. L’insulina favorisce inoltre la produzione di un fattore di crescita cellulare chiamato IGF-1 coinvolto nella proliferazione delle cellule tumorali.
Ridurre il consumo zuccheri fa bene in generale, anche per combattere l’obesità, ma è inutile se poi si consumano quantità sproporzionate di frutta, contenenti altrettanti zuccheri, o si dolcifica il caffè con il fruttosio. Quindi è opportuno ridurre il consumo di zuccheri e carboidrati e non eliminarli del tutto, in quanto anche se li eliminassimo del tutto dalla nostra dieta, il nostro corpo produrrebbe lo stesso glucosio a partire dai grassi e dalle proteine.
In conclusione è probabile che una dieta troppo ricca di zuccheri possa favorire lo sviluppo di patologie tumorali, la progressione e la metastatizzazione attraverso il mantenimento di un ambiente infiammato attorno al tumore. Un consumo moderato di zuccheri (da qualsiasi fonte provengano anche vegetale) è fondamentale per il buon funzionamento dell’organismo, sia per prevenire il cancro, ma più in generale per ridurre la comparsa di malattie croniche come il diabete e i disturbi cardiovascolari.
A cura del Dr. Antonio Proggi
Fonte Airc, International Journal of Cancer, American Journal of Cancer Nutrition, Cancer Research