Lavanda, proprietà e principali utilizzi
Utilizzo della lavanda nei distrurbi a carico dell’apparato gastrointestinale, dispepsia, meteorismo e anche nelle forme depressive e ansiose lievi.
La lavanda officinale o lavanda vera, (nome scientifico Lavandula angustifolia è una pianta sempreverde della famiglia delle Lamiaceae che si distingue dalla lavanda latifoglia che possiede foglie più larghe. La lavanda ha un portamento arbustivo ed è fortemente aromatica. Il nome comune lavanda deriva dal gerundio latino del verbo “lavare” (lavandus, lavanda, lavandum) e si riferisce al fatto che queste specie erano molto utilizzate nell’antichità per la detersione del corpo. Le parti utilizzate a scopo terapeutico sono le sommità fiorite. Le componenti principali sono l’olio essenziale, l’acetato di linalile, linalolo e tannini.
La lavanda presenta proprietà carminativa e spasmolitica e viene utilizzata in persone affette da disturbi gastrointestinali, quali disfunzioni digestive, dispepsia, meteorismo. Trova impiego anche nelle coliche dolorose associate ad un notevole accumulo di gas intestinali. Importante e anche la proprietà antidepressiva che negli ultimi tempi è stata sfruttata per la produzione di integratori alimentari consigliati negli stati depressivi e ansiosi di lieve entità, per favorire un rilassamento e un sonno ristoratore.
La lavanda può essere assunta tramite infuso (1-2 gr. di estratto secco di lavanda), o mediante una tintura madre con la posologia di 30 gocce da assumere 3 volte al giorno dopo i pasti.
L’utilizzo esterno dell’olio essenziale di lavanda può causare a carico della cute irritazione, dermatiti e fototossicità. Per via orale invece la lavanda può portare sonnolenza. In caso di iperdosaggio, possono insorgere gravi reazioni avverse, come depressione del sistema nervoso centrale, difficoltà respiratorie, mal di testa, vomito e convulsioni.
Evitare l’assunzione in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti della lavanda. L’assunzione della lavanda è controindicata in gravidanza e durante l’allattamento.
A cura del Dr. Antonio Proggi, Farmacista e Divulgatore scientifico