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Semi di sesamo: minuscoli scrigni di benessere

Semi di sesamo: minuscoli scrigni di benessere

Semi di sesamo, valido aiuto nel contrastare l’ipercolesterolemia, innalzando i livelli di colesterolo buono HDL. Fonte di fibre, utili per la funzionalità intestinale e per regolare la glicemia.

Tre varietà, un gusto particolare, tanti benefici per l’organismo: conosciamo questi piccoli semi che aggiungono sapore in cucina e ci fanno fare il pieno di grassi buoni utili alla salute del cuore.

Quelli del sesamo sono i semi oleosi di una pianta erbacea originaria di India e Africa, il cui nome scientifico è Sesamum Indicum. Si conoscono tre varietà di semi di sesamo, quelli bianchi sono i più diffusi e ricchi di calcio, mentre quelli neri e quelli rossi molto meno diffusi contengono molto ferro.

Quali sono le proprietà nutrizionali?

I semi di sesamo sono dei veri e propri “scrigni” di sostanze benefiche. Come tutti i semi oleosi, presentano un alto tenore di grassi, circa il 50%, per cui sono molto calorici (573Kcal/100 gr). Tuttavia, i grassi contenuti sono insaturi (in particolare acido oleico, linoleico e linolenico), rappresentando così un valido aiuto nel contrastare l’ipercolesterolemia, innalzando i livelli di colesterolo buono HDL. Offrono inoltre un buon quantitativo di fibre, utili per la funzionalità intestinale e per regolare la glicemia.

Non mancano le proteine e nel profilo amminoacidico spiccano metionina e triptofano. In più sono ricchi di sali minerali, calcio di cui sono una delle principali fonti vegetali (0,8/1 gr di calcio per 100 gr), ferro, fosforo, zinco, manganese e magnesio. Sono presenti in anche vitamina A, vitamine del gruppo B specialmente B1, B2, B3, B5, B6, B9 e vitamina E. Importante anche la presenza di acido folico, consigliato particolarmente nelle donne in gravidanza (100 gr. di semi di sesamo contengono il 25% della dose giornaliera raccomandata).

Importante anche la presenza di lignani che aiutano a controllare la pressione sanguigna.

Come e perché utilizzare i semi di sesamo?

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L’elevato contenuto di calcio rende questi semi particolarmente indicati in caso di osteopenia e osteoporosi. Consigliato anche l’utilizzo nel controllo del colesterolo e dei livelli di trigliceridi.

Assumere non più di due cucchiai al giorno.

A cura del Dr. Giulio Francesco Valeriano

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