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Sindrome dell’Ovaio Policistico

Sindrome dell’Ovaio Policistico

Sindrome dell'Ovaio Policistico

Sindrome dell’Ovaio Policistico, patologia che si associa a irregolarità mestruale, infertilità ed abortività, oltre ad essere frequentemente associata a disfunzioni metaboliche

Sindrome dell’ovaio policistico, parliamo di una patologia molto diffusa e alquanto ostica da un punto di vista diagnostico.

Il primo caso di sindrome da ovaio policistico è stata descritta nel 1935 da Stein e Leventhal. I due studiosi osservarono un quadro clinico caratterizzato da oligoamenorrea, irsutismo ed obesità.

Nelle decadi successive il quadro della malattia divenne sempre più eterogeneo, fino ad arrivare alla definizione di sindrome da ovaio polistico (Polycystic Ovary Sindrome,PCOS). Questa definizione è stata utilizzata per mettere l’accento sull’aspetto macroscopico ricorrente delle ovaie aumentate in volume e caratterizzate da numerose formazioni cistiche.

Nel 1980 avvenne un’altra svolta da un punto di vista diagnostico, in quanto si mise per la prima volta in correlazione la malattia con l’insulino-resistenza.

Numerosi studi successivi dimostrarono l’alta frequenza di alterazioni del metabolismo glucidico nelle pazienti affette da PCOS.

Criteri diagnostici ed quadro clinico della malattia

Come abbiamo già anticipato la sindrome è alquanto eterogenea e nel complesso ancora oggi c’è un dibattito aperto sui reali criteri di diagnosi definitiva della malattia.

L’osservazione dei sintomi clinici della malattia ha portato la medicina a considerare la sindrome di Stein-Leventhal come la manifestazione più eclatante di PCOS. Essa rappresenta solo la punta dell’iceberg della malattia, in quanto in alcuni casi sono presenti altri sintomi non considerati in precedenza. Non tutti i sintomi riconducibili alla malattia sono riscontrabili in maniera netta.

Questa patologia si associa a irregolarità mestruale, infertilità ed abortività, oltre ad essere frequentemente associata a disfunzioni metaboliche.

Tra le donne affette da PCOS, il disturbo del ciclo mestruale rappresenta il segno clinico maggiormente riscontrabile. Circa il 50% delle donne presenta oligomennorea, ed oltre il 20% amenorrea.

Risulta invece molto più rara la polimenorrea, tuttavia circa un 1/4 delle pazienti affette da PCOS riferisce cicli mestruali eumenorroici. Circa i 2/3 delle donne con PCOS presentano irsutismo. Anche l’acne è relativamente frequente, essendo documentabile in circa 1/3 dei casi. In questi criteri non è proprio considerata l’obesità.

Nella sindrome di Stein e Leventhal l’obesità era presa come criterio importante e fondamentale per la diagnosi della malattia. Non viene neanche considerato l’iperinsulinismo e l’insulino resistenza in relazione alla condizione di obesità. In effetti, nonostante sia frequentemente associata alla sindrome, l’obesità, non risulta patognomonica ed è presente solo nel 50% dei casi.

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Anche altri segni di iperinsulinismo non sono considerati come l’acanthosis nigricans, che risulta essere un caratteristico ispessimento della pelle con iperpigmentazione, evidente nelle pieghe cutanee come ascelle, collo, regione inguinale.

Questo segno clinico si verifica nelle donne con PCOS e iperandrogenismo dall’eccesso di livelli circolanti di insulina, ed è riscontrabile in non oltre il 5% delle pazienti e tende ad associarsi quasi esclusivamente ad obesità.

Conclusioni

Come abbiamo visto i sintomi della malattia sono alquanto eterogenei e mettono in serie difficoltà specialisti nella diagnosi e classificazione della malattia.

Il nostro viaggio nel mondo dell’endocrinologia e dei disturbi metabolici continua e non può far altro che lasciarci affascinati da questa branca piena di aspetti fisiologici complicati e ancora oggi non del tutto chiariti.

A cura del Dr. Vincenzo Zottoli, Farmacista e Biologo

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