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Spezie: proprietà e benefici

Spezie: proprietà e benefici

Spezie: proprietà e benefici

Spezie, proprietà e benefici. Miglioramento dei processi digestivi, azione antinfiammatoria, stimolo delle funzioni del sistema immunitario e molto altro

Spezie, proprietà e benefici. Molte volte ci è capitato di consumare spezie per insaporire cibi e bevande. Non tutti sanno però che l’utilizzo delle spezie risale a molti anni addietro, quando erano usate proprio nel mondo della medicina per le loro proprietà curative. Le spezie sono sostanze vegetali essiccate o fresche che impareremo a conoscere meglio. Molte di queste sono piante officinali, altre vengono impiegate nell’ayurveda e sono note per migliorare la digestione, per il loro potere antiinfiammatorio, lenitivo e per la capacità di aiutare il sistema immunitario.

Annoveriamo tra le spezie, l’Aneto, il Cardamomo, la Paprica, la Noce moscata, i Chiodi di garofano, la Liquirizia, i semi di Papavero, il Ginepro, lo Zenzero, la Curcuma, l’Anice stellato, il Coriandolo e molte altre. In questo articolo parleremo di alcune.

Spezie, proprietà e benefici: il Pepe nero

Utilizzato per favorire i processi digestivi. Il pepe contiene la piperina, un alcaloide, che stimola la secrezione dei succhi gastrici agevolando l’assorbimento dei nutrienti. Inoltre, è nota la sua azione termogenica, espettorante ed antisettica. Per questo motivo trova impiego nella formulazione di integratori ad uso dimagrante, spesso associato alla curcuma. Alcuni studi convergono sul potere del pepe nero di stimolare la secrezione di endorfine nel cervello e di migliorare l’umore.

È possibile impiegarlo anche per uso esterno, in trattamenti eudermici, come massaggi rilassanti o impacchi freddi per eliminare il gonfiore e anestetizzare la zona traumatizzata. Sconsigliato in caso di gastrite, ulcera o emorroidi per l’azione irritante  sulle mucose.

Il Pepe di Sichuan

Si differenzia dal classico pepe. E’ una bacca dal gusto mediamente piccante, unito a toni che ricordano gli agrumi. Utile soprattutto per la favorire la funzionalità intestinale, per il blando effetto anti-spasmodico che lo caratterizza e come lenitivo per irritazioni e rush cutanei.

Il Cumino

Noto in fitoterapia per le sue innumerevoli proprietà. Del cumino si utilizzano i fiori che sono ricchi di flavonoidi ad attività antiossidanti, sali minerali e tannini; ricco di vitamina C, K, PP e tutte le vitamine del gruppo B. Il cumino ha proprietà emmenagoghe. Come tutte le spezie, trova maggiore impiego nei disturbi del tratto gastro-intestinale, in particolare la sua azione carminativa è utile nei casi di meteorismo e aerofagia (in forma di decotto).

Lo Zafferano

Ricco in carotenoidi (crocetina, α-crocina, picrocrocina e safranale). Si trovano al suo interno anche vitamina A, B1 e B2 oltre a 150 composti aromatici che ne caratterizzano il sapore. Antiossidanti, safranale particolarmente utile nei disturbi dell’umore. In effetti, il safranale svolge un’azione sedativa e antispasmodica a livello del sistema nervoso ma anche un’azione analgesica e calmante a livello articolare.

La Cannella

Usata tradizionalmente in cucina. È un potente antiossidante naturale, grazie alla presenza dei tannini. Ha proprietà antibatteriche e antisettiche per questo é usata soprattutto nella stagione invernale per combattere infezioni delle vie aeree. Molti studi confermano la sua azione benefica in soggetti affetti da diabete di tipo 2, per la capacità di regolarizzare i livelli glicemici nel sangue.

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In conclusione

Esistono tantissime spezie, diverse tra loro per sapore, colore e proprietà ma un denominatore comune è il consumo moderato. Infatti, un uso consapevole delle stesse evita effetti collaterali che potrebbero nuocere alla nostra salute, come disturbi gastroenterici in primis, fino a vere e proprie intossicazioni.

Il consiglio è quello di imparare ad utilizzarle, variando tra tipologie e sapori, ricordando sempre che dietro al gusto si cela sempre un beneficio.

A cura del Dr. Alessio Ninivaggi

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