Cardo mariano, proprietà, uso e controindicazioni di un rimedio fitoterapico utile per proteggere il nostro corpo dalle tossine e dal loro accumulo. Azione disintossicante e protettiva sul fegato e sulla sua funzionalità
Cardo mariano, proprietà, uso e controindicazioni. Tossine e detossificazione
Il problema della tossicità oggi sta diventando particolarmente evidente in seguito all’aumento del numero e della quantità di composti velenosi presenti nell’acqua, nell’aria e nel cibo che mangiamo ogni giorno.
Infatti le tossine si accumulano nel nostro organismo e possono danneggiarlo in varia misura. In particolare i metaboliti tossici si accumulano nel momento in cui i nostri meccanismi di detossificazione non riescono a eliminarli correttamente, portando all’alterazione dei normali processi metabolici.
Le tossine sono composti che esercitano un effetto dannoso sulle funzioni e sulle strutture cellulari. Il nostro organismo elimina le tossine o neutralizzandole o espellendole tramite le urine, le feci e in misura minore attraverso le membrane delle mucose, i polmoni e la pelle.
Le tossine che sfuggono a i processi di eliminazione, si accumulano nei tessuti, maggiormente a livello del tessuto adiposo e nelle ossa.
Il principale organo con funzione detossificante è il fegato, che lavora in sinergia all’intestino e ai reni che hanno il compito di eliminare le scorie tossiche attraverso le feci e le urine.
Esistono rimedi fitoterapici utile per proteggere il nostro corpo dalle tossine?
In natura esistono diverse piante che hanno effetti benefici sulle funzioni del fegato. Tra questi la pianta maggiormente studiata è il Cardo mariano (Silybum marianum), dai cui semi si ricava la silimarina.
La silimarina ha un effetto protettivo sul fegato e favorisce al tempo stesso tutti i processi detossificanti. Allo stesso modo agisce come un antiossidante, prevenendo i danni epatici, aumenta la velocità di rigenerazione dei tessuti del fegato e favorisce la sintesi del glutatione. Infatti la silimarina ha un’azione antiossidante eccezionale, maggiore di quella della vitamina C e della vitamina E.
Numerosi studi sperimentali hanno dimostrato gli effetti protettivi della silimarina dai danni arrecati alla funzionalità epatica, da sostanze chimiche altamente tossiche. L’azione detossificante è legata soprattutto all’incremento della sintesi di glutatione sino al 35% in soggetti normali, impedendone l’esaurimento indotto da alcool e agenti chimici.
Cardo mariano uso e proprietà
- Attività anti-epatotossica ed epatoprotettrice:
L’impiego principale è come epatoprotettore. Migliora le funzioni di disintossicazione del fegato e trova impiego come coadiuvante nella cura di malattie epatiche gravi come cirrosi, epatite cronica e epatosteatosi causata da abuso di alcolici o da sostanze chimiche. La silimarina ha una azione rigeneratrice a livello delle cellule epatiche, stimolando la sintesi proteica e la rigenerazione cellulare.
- Funzione antiossidante;
- Impiego terapeutico nelle forme di ipotensione arteriosa;
- Utilizzo nelle sindromi emorragiche (epistassi, emorroidi sanguinanti);
- La silimarina trova impiego contro l’avvelenamento da Amanita phalloides, un fungo velenoso che provoca la morte;
- Attività immunostimolante;
- Attività antinfiammatoria: la silimarina inibisce la sintesi delle prostaglandine coinvolte nei processi infiammatori.
Principali controindicazioni e interazioni farmacologiche del Cardo mariano
Evitare l’assunzione di Cardo mariano in caso d’ipersensibilità accertata verso uno o più componenti. In particolare non è consigliato l’utilizzo nei pazienti cardiopatici, ipertesi (per la presenza di tiramina nei semi che provoca un aumento della pressione sanguigna) e nei pazienti affetti da ostruzione delle vie biliari.
Il cardo mariano può avere interazioni farmacologiche con il metronidazolo (diminuizione dell’efficacia) e l’aspirina, poiché il metabolismo del farmaco è alterato dalla contemporanea assunzione della silimarina.
Cardo mariano assunzione e preparazione di un decotto
In farmacia si possono trovare preparati per via orale a base di cardo mariano. E’ possibile inoltre preparare anche un decotto in maniera semplice. Prima di tutto prendere 1 cucchiaio raso di cardo mariano semi e 1 tazza d’acqua. Versare i semi di cardo mariano nell’acqua fredda, accendere il fuoco e portare a ebollizione. Far bollire qualche minuto e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min. circa. Infine filtrare l’infuso e berlo lontano dai pasti per sfruttare la sua azione disintossicante ed epatoprotettiva.
Leggi anche: Il perchè di una tisana, forma antica ancora attuale
A cura del Dr. Antonio Proggi