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Sali di Epsom: proprietà, uso e controindicazioni

Sali di Epsom: proprietà, uso e controindicazioni

Sali di Epsom: proprietà e uso

Sali di Epsom, proprietà, uso e controindicazioni. Rimedio naturale che non tutti conoscono. Utili come depurativo, in caso di stress, stipsi occasionale e non solo

Sali di Epsom, proprietà, uso e controindicazioni. I sali di Epsom o sali inglesi (o anche Epsomite), prendono il nome dall’omonima Epsom, in Inghilterra, dove sono estratti dall’acqua grazie ad un processo di distillazione. Non sono altro che magnesio solfato. Non tutti sanno che questi sali vantano una lunga storia, per gli innumerevoli benefici per la salute e la depurazione dell’organismo. La chimica ci aiuta a capire come i sali di Epsom (MgSO4) siano un’ottima fonte di magnesio e solfato e si presentano come cristalli incolore, dall’aspetto simile al sale da cucina. Ma c’è molto di più.

Quali sono le funzioni e gli utilizzi principali dei Sali di Epsom?

Riducono lo stress

I Sali di Epsom sono un vero toccasana contro lo stress. Un bagno in acqua calda, con un bicchiere di Sali, aiuta a ritrovare il relax. Il solfato di magnesio diluito, viene assorbito dalla pelle, rilassa il sistema nervoso, riduce il gonfiore e dona sollievo ai muscoli. Il magnesio è il miorilassante per eccellenza, per cui anche gli atleti lo utilizzano per combattere crampi e dolori muscolari. In più, è un emolliente ed esfoliante naturale che può essere utilizzato per il trattamento della pelle secca.

Stipsi occasionale

I sali di Epsom sono impiegati in caso di stipsi non cronica, come purgante o lassativo grazie alla capacità di ammorbidire le feci e velocizzare il transito intestinale. Quando somministrato, solo il 7% viene assorbito mentre la restante parte rimane nell’intestino, dove con un processo di osmosi inversa, richiama acqua e stimola il rilascio di colecistochinina. Questo ormone aumenta la peristalsi intestinale e facilita il transito delle feci. Assumere un cucchiaino di sale inglese in 200-250ml di acqua.

Riducono gonfiore e infiammazione

Il contenuto in magnesio gioca sempre un ruolo fondamentale. Studi scientifici dimostrano come un basso livello di magnesio sia legato ad un aumento della proteina C-reattiva, marker dell’infiammazione. Allora un bagno, un pediluvio o semplicemente mettendo in ammollo la parte lesa in acqua tiepida con sali di Epsom, aiuterà a ridurre il gonfiore e l’infiammazione in maniera del tutto naturale.

Depurano dalle tossine

Come ribadito, i Sali inglesi sono una preziosa fonte di magnesio e zolfo. Quest’ultimo è un minerale chiave in molti processi biologici responsabili della chelazione dei metalli pesanti, aiutando il fegato a ripulirsi dalle tossine, promuovendo un buono stato di salute delle cartilagini e delle ossa e prevenendo la caduta dei capelli.

I Sali hanno controindicazioni?

Se si assumono i Sali di Epsom per via orale, è opportuno informare il medico o il farmacista di fiducia dato che il solfato di magnesio assunto per bocca può interferire con l’assorbimento di altri farmaci, in particolare gli antibiotici. Evitare di assumere altri farmaci due ore prima o dopo l’assunzione di solfato di magnesio come lassativo.

I Sali di Epsom, devono essere usati con cautela nei pazienti con insufficienza renale, dal momento che il magnesio viene metabolizzato dai reni e può raggiungere livelli tossici in questi soggetti.

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Gli effetti indesiderati comuni causati dall’assunzione eccessiva oltre le dosi consigliate includono lievi disturbi gastrointestinali quali crampi addominali, nausea, diarrea. Gravi effetti collaterali da sovradosaggio sono rari se i sali sono assunti nelle dosi raccomandate.

Sali di Epsom in gravidanza

Il solfato di magnesio è spesso impiegato per il trattamento dell’eclampsia e della preclampsia nelle donne in gravidanza, ma il consiglio è sempre quello di consultare il medico prima dell’utilizzo.

I Sali di Epsom si possono trovare in farmacia, parafarmacia ed erboristeria. Chiedi sempre consiglio al tuo farmacista!

Leggi anche: Stitichezza: cause, rimedi e cure

A cura del Dr. Alessio Ninivaggi

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