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Vitamina d: fabbisogno giornaliero e sintomi da carenza

Vitamina d: fabbisogno giornaliero e sintomi da carenza

Alimenti che contengono vitamina D, esposizione al sole, osteoporosi, rachitismo e principali patologie legate a una carenza di calciferolo.

Le vitamine sono un insieme eterogeneo di sostanza chimiche necessarie a soddisfare i fabbisogni del nostro organismo. Devono essere costantemente introdotte con la dieta, in quanto non vengono sintetizzate o solo in parte dall’organismo. Oltre ad un’alimentazione corretta ed equilibrata, integratori alimentari, assunti regolarmente, possono risultare utili per coprire il fabbisogno giornaliero.

Parliamo oggi di una vitamina liposolubile, la Vitamina D o calciferolo. La vitamina d è presente negli animali e nelle piante come provitamina D, che si converte nella forma attiva in seguito ad esposizione ai raggi ultravioletti. Nell’uomo si converte in colecalciferolo o vitamina D3.

In quali alimenti ritroviamo la vitamina D?

La vitamina D si trova nell’olio di fegato di merluzzo, salmone, sgombro, trote, sardine, aringhe, nel latte di mucca e di capra e derivati, nel fegato di pollo, tuorlo, nelle frattaglie in genere e nel germe di grano.

La forma attiva della vitamina D è fondamentale per la regolazione dei livelli corporei di calcio e fosforo. Il meccanismo di produzione della forma attiva della vitamina D, si attiva nel momento in cui si introduce poco calcio con la dieta.

La maggior parte della vitamina D viene prodotta dal nostro organismo per azione del sole, in particolar modo nei mesi estivi.

Sono sufficienti 10 minuti di esposizione al sole, in un soggetto adulto, per coprire il fabbisogno giornaliero di vitamina D.

In caso di aumentato fabbisogno, nei soggetti anziani, in gravidanza, allattamento e in fase di accrescimento è prevista un’integrazione di vitamina D. In particolar modo gli anziani sono a rischio di carenza di vitamina D a causa di una ridotta esposizione al sole e di una ridotta capacità di sintesi della stessa.

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Quale è il fabbisogno giornaliero previsto e quali sono le problematiche legate a una carenza o ad un eccesso di vitamina D?

In un soggetto adulto il fabbisogno è pari a 10-15 microgrammi/die. Una sua carenza determina un ridotto assorbimento di calcio, demineralizzazione ossea con rachitismo nei bambini, ritenzione di fosforo nei reni, osteomalacia, osteoporosi, insonnia e tensione nervosa. Un eccesso di vitamina D invece può causare calcificazione a livello di organi che non sono il tessuto osseo, contrazioni e spasmi muscolari, diarrea e vomito.

A cura del Dr. Antonio Proggi

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