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Covid-19, saturimetro come utilizzarlo

Covid-19, saturimetro come utilizzarlo

Covid-19, saturimetro come utilizzarlo

Covid-19, saturimetro come utilizzarlo. Quantità di ossigeno disponibile nel sangue, valori ottimali e valori critici di saturazione

Covid-19, saturimetro come utilizzarlo. Cos’è la saturazione di ossigeno?

La saturazione di ossigeno è un indice ematico che indica la percentuale di emoglobina satura di ossigeno rispetto alla quantità totale di emoglobina presente nel sangue. In condizioni normali, durante il passaggio nei polmoni, i globuli rossi ricchi di emoglobina si saturano di ossigeno, che verrà poi trasportato e ceduto ai vari tessuti dell’organismo.

La saturazione di ossigeno è un parametro che permette di stabilire lo stato di ipossiemia (ridotta quantità di O2 disponibile nel sangue).

La saturazione di ossigeno si misura con uno strumento chiamato saturimetro, ossimetro o pulsiossimetro. Per utilizzarlo è sufficiente accenderlo e mettere il dito al suo interno. Il saturimetro di solito una volta effettuata la misurazione si spegne automaticamente dopo prolungata inattività.

Il saturimetro permette di rilevare in maniera precisa il livello di SpO2 e la frequenza di contrazione cardiaca (battito cardiaco).

Perché misurare il livello di saturazione di ossigeno?

Il monitoraggio dei valori di saturazione d’ossigeno è importante per valutare rapidamente la necessità di ricorrere alla ventilazione assistita, anche in pazienti con difficoltà respiratorie associate ad infezione da Sars-Cov-2.

Quali sono i valori ottimali?

Sono considerati nella norma valori superiori a 95. Se il saturimetro indica valori inferiori a 95, si parla d’ipossia, che può essere lieve (tra 94-91), moderata (tra 90-86) e grave (pari o inferiori all’85%). I risultati permettono di individuare la presenza e l’entità di un’insufficienza respiratoria, per ricorrere ad un’eventuale ossigenoterapia. Sotto 90 i valori dovrebbero essere valutati con attenzione dal medico.

Consigli per l’utilizzo

La rimozione dello smalto dalle unghie prima dell’esame è importante per non alterare i risultati. I valori del pulsossimetro possono essere condizionati da aritmie, ipotensione o profonda vasocostrizione sistemica. Riscaldare le estremita delle dita, se fredde, sfregando le mani prima della misurazione.

Leggi anche: Covid-19, quando bisogna fare il tampone?

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A cura del Dr. Antonio Proggi

 

 

 

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